Ikaria : l’isola che non vuole omologarsi
Sarà per la sua storia, ricca di colpi di scena improvvisi, sarà per la sua posizione tra l’Europa e l’Asia, sarà per il mito di Icaro che qui precipitò regalando il nome all’isola o forse per la celebre longevità dei suoi abitanti, ma Ikaria è in assoluto una delle isole che noi di Grecia Vacanze.it ci sentiamo di consigliarvi vivamente se avete l’animo dei viaggiatori, di coloro che amano conoscere la vera identità di una terra, di un popolo.
Ikaria è anarchica: sarà perchè qui vennero negli anni 70 mandati al confino decine di oppositori del regime dei colonnelli o forse perchè la sua struttura geografica non permette facili contatti, risulta diversa da qualsiasi altra isola greca dove andrete. Sembra burbera ma ha un cuore grande e lo si può scoprire solo fermandosi qui almeno una settimana e conoscendo le persone che la vivono e che ci abitano.
Quando scriviamo che non vuole omologarsi questo intendiamo: non c’è isola in Grecia che sia uguale a questa.
Ikaria Grecia : come arrivare
L’aereo da Atene è anche in questo caso la soluzione più pratica e veloce. Un cambio veloce all’aeroporto della capitale oppure l’occasione per visitare la capitale greca, se non lo si era fatto in passato, per qualche giorno e poi via, destinazione Ikaria. Noi siamo arrivati con Olympic Airways.
L’aeroporto di Ikaria è a una ventina di minuti dal capoluogo di Agios Kirikos, parecchio più lontano dalla località di Evdilos dove soggiornano molti turisti (è sul lato delle spiagge sabbiose). Se avete noleggiato una macchina o uno scooter con ogni probabilità il noleggiatore sarà ad attendervi all’uscita dell’aeroporto con il vostro mezzo per cui sarete indipendenti. Trasporti pubblici pochi e taxi altrettanto.
Ve ne parliamo meglio più in basso. Sappiate che per raggiungere Evdilos dall’aeroporto dovrete superare una montagna di più di 1000 metri e ci vogliono quaranta minuti abbondanti. Meglio avere un mezzo a disposizione.
Si può scegliere anche di arrivare in traghetto: l’isola è ben servita e al centro di diverse rotte che toccano tutte le isole del Dodecaneso e delle Cicladi. Fate attenzione perchè l’isola ha due porti, entrambi serviti da traghetti: Agios Kirikos e Evdilos. Se soggiornate nelle località balneari del Nord dell’isola Kambos, Armenistis, Nas è sicuramente meglio scegliere questa seconda opzione. Sono comunque più di dieci ore dal Pireo in traghetto e sei con le navi veloci.
Al porto di Agios Kirikos vi sono, comunque, dei bus che trasportano i turisti sull’altro lato dell’isola ogni qualvolta arriva un traghetto.
Via mare potete arrivare ad Ikaria anche da Mykonos, Kos, Samos e Patmos.
Cosa vedere a Ikaria
Ikaria è un’isola diversa, lo avrete ormai capito. Innanzitutto è molto estesa, attraversata da una catena montuosa al centro con picchi di quasi mille metri, quindi le due parti dell’isola sono quasi delle entità separate, diverse l’una dall’altra in tutto e per tutto. Più “privata” la zona sud, quella di Agios Kirikos, più “pubblica” quella di Evdilos.
La parte storica dell’isola non è eccezionale: vi sono dei resti ellenistici di un tempio di Artemide a Nas, qualche rovina di Terme romane e l’Odeon Bizantino che si trova vicino al villaggio di Kampos, ma non troverete nulla di stratosferico.
Vale la pena visitare invece il villaggio storico di Christos Raches, che ha conservato tutta la bellezza dei villaggi tipici della Grecia di secoli fa. Ora il suo centro storico è diventato uno dei punti della vita notturna dell’isola, con decine di taverne, bar e ristoranti pronti ad accogliere i turisti. Il fascino, però, c’è ed è ancora immutato.
Non lontano da Kampos Beach, una delle spiagge più popolari dell’isola, c’è l’antico sito monastico di Theoktistis, in cui spicca una piccola cappella realizzata nella roccia. Suggestivo e spirutuale.
Therma e le sue acque curative
Therma è una piccola cittadina a brevissima distanza da Agios Kirikos. Qui, lo dice il nome, da sempre sono famose le fonti termali, qualcuna delle quali di tanto in tanto, sbuca dal nulla. A Therma si viene a fare il bagno nelle acque che i locali definiscono capaci di allontanare ogni malessere o dolore. La radioattività delle acque (attenzione, non nucleare, non c’è pericolo) porta beneficio a chi soffre di malattie della pelle o dolori scheletrici e muscolari.
A Therma vi sono spazi al chiuso dove usufruire delle qualità terapeutiche dell’acqua e anche una grande “piscina” all’aperto dove chiunque può approfittare di un tutto in queste acque uniche al mondo.
Ikaria è anche l’isola del trekking. Sono moltissimi coloro che, sopratutto dal Nord Europa, percorrono i suoi sentieri ed i suoi boschi in pieno contatto con la natura.
Le spiagge
L’isola di Ikaria è divisa anche per quanto riguarda le spiagge: quelle sabbiose sono a Nord. La più famosa di questo lato dell’isola è quella di Mesakti, dove è concentrata anche la maggior parte dei beach bar, vi sono le attività sportive, quelle ludiche e qui si concentra in assoluto tutto il turismo giovane dell’isola.
Poco più in là vi è Armenistis Beach, sabbiosa, attrezzata e più tranquilla della sua più popolare vicina.
Restando sulla costa nord una delle regine incontrastate dell’isola è Nas Beach: sorge alla foce di un fiume, al suo limitare vi sono le rovine del Tempio di Artemide e l’acqua ha un colore incantevole. Qualche decennio fa era ritrovo di hippy che passavano settimane accampati qui, ora qualche tenda di tanto in tanto resiste ancora ma il fenomeno è meno frequente. Più facile incontrare qualcuno che sceglie il naturismo in assoluta libertà. A Nas non c’è ombra: se siete intenzionati a trascorrere qui l’intera giornata premunitevi in merito.
Sull’intera costa nord vi sono poi diverse spiagge non attrezzate che potrebbero diventare la gioia di molti. Poco frequentate, con un mare stupendo, molte di queste sabbiose e incontaminate. Questa costa può risultare quella con il mare più mosso nei giorni in cui soffia il Melteni, in alcune spiagge le onde diventano anche belle alte.
La costa Sud
Sulla costa sud la star in assoluto è Seychelles Beach, una piccola spiaggia che si raggiunge via acqua con delle barche che partono da Agios Kirikos oppure con il proprio mezzo, affrontando la strada costiera (molto bella) che viaggia sul costone roccioso della montagna. Raggiunto il parcheggio creato appositamente per la spiaggia bisogna affrontare una discesa (in certi punti impegnativa) lungo un sentiero di un quarto d’ora circa per arrivare alla spiaggia.
Seychelles è molto famosa, quindi frequentata, ma si riempie solo verso le 11 del mattino, quando arrivano le barche e il resto dei turisti in macchina. Se siete mattinieri potrete godervela in solitudine per qualche ora. Noi lo abbiamo fatto e, ve lo assicuriamo, lo spettacolo è quantomeno unico. Un vero paradiso dai colori incredibili.
Vi diamo una dritta su una spiaggia poco conosciuta che noi abbiamo trovato molto bella e che è stata il nostro “rifugio” quasi solitario durante una giornata di Ferragosto. Xilosirtis, non distante da Agios Kirikos, è una lunga spiaggia tutta ciotoli con degli alberi di tamericio che consentono di trovare facilmente un posto all’ombra. Non è una spiaggia da turisti, è frequentata quasi esclusivamente da abitanti del posto e non è attrezzata. Ma noi ce ne siamo innamorati davvero.
Altre spiagge di questa costa degne di nota, sulla strada che porta all’aeroporto, sono quella di Faros: graziosa, con una taverna ad un passo e un parcheggio a pochi passi dalla battigia e quella di Agios Georgios che però non è facilissima da raggiungere.
In zona aeroporto una vera chicca
Un’ultima chicca da non perdere: superato il villaggio di Adonis troverete un bivio: da una parte andrete verso la Drakano Tower, una torre di guardia medioevale ancora in buono stato, dall’altra aggirerete l’aeroporto civile, imboccherete una strada bianca e alla fine arriverete ad una piccola baia che è Iero beach. Incantevole, con un mare stupendo, pochissime persone e una spiaggia mista sabbia ciotoli dove è possibile anche fare dello snorkeling.
A pochi passi dalla spiaggia vi sono le Cave di Dioniso: nulla di particolare, ma da quel lato della baia scatterete delle foto meravigliose alla spiaggia e al mare.
Dove dormire a Ikaria
Le soluzioni sono semplici. La maggior parte dei turisti sceglie la costa Nord: Edvilos oppure Kambos, Armenistis e Nas. Per gli altri Agios Kirikos offre delle soluzioni interessanti. Lo svantaggio del capoluogo è che, per portarsi nella zona delle spiagge più popolari, bisogna affrontare un’ora circa di macchina e (quasi) un passo alpino che vi porta sino a 1000 metri di quota, con relativa discesa (e ritorno).
Entrambe le soluzioni hanno i loro pro e i loro contro: resta comunque il fatto che se volete visitare l’isola come si deve dovrete prepararvi a fare un po’ di strada.
Come spostarsi: macchina o motorino?
Non c’è dubbio: macchina. L’isola è grande, ci sono parecchi spostamenti da fare per visitarla bene, vi sono parecchie salite e andare da una parte all’altra dell’isola è quasi un viaggio. Noi ci siamo affidati ad Icarian Way per il noleggio e devo dire ci siamo trovati più che bene: non solo per la qualità della vettura, che non ci ha procurato nessun problema nei 15 giorni di permanenza, ma anche per il rapporto umano instaurato con Georgios e con il suo staff. Se non intendete fare grandi spostamenti, anche un motorino può andare: non un cinquantino, però, per le ragioni dette sopra.
Ikaria: l’isola dei vecchi
Ikaria è una delle “zone blu” del mondo. Qui la gente vive più a lungo, c’è una percentuale di centenari che solo pochi altri luoghi sul globo hanno. Merito, dicono gli esperti, dell’alimentazione sana, dell’attività fisica che gli anziani fanno spostandosi e lavorando la terra e di un modo di vivere sicuramente più rilassante di quello a cui siamo sottoposti noi nella nostra frenesia quotidiana. Ve lo assicuriamo: dopo una vacanza ad Ikaria viene voglia di dire “mi trasferisco qui e mollo tutto”. A noi capita anche nelle altre isole che visitiamo: magari prima o poi capiterà davvero.
Il vino e il cibo
Ikaria, fin dall’antichità, è stata famosa per il suo vino: durante il nostro soggiorno sull’isola ne abbiamo approfittato spesso e non c’è che dire, non ha nulla da invidiare a quello di casa nostra. Il cibo è ottimo, come quasi in ogni isola greca: scoprire taverne e assaporarne le specialità è quasi una vacanza dentro la vacanza. Ve lo consigliamo davvero.