Citera è l’isola di Afrodite
Citera o, se preferite il suo nome veneziano, Cerigo, pur appartenendo alle isole Ionie (ma politicamente al distretto del Pireo – misteri greci) è quella più lontana dall’idea che abbiamo delle isole greche vicine all’Italia. Citera, infatti, è molto più simile alle Cicladi, con la Chora con le casette bianche e azzurre e quell’atmosfera che penseresti di trovare solo in una Milos, oppure a Ios.
Citera (in greco Kythira) sta alla fine del Peloponneso, quasi una sua naturale propaggine, lontana da tutto e da tutti, ma pronta a regalare emozioni forti a quei (ancora pochi) che la scoprono e decidono di trtascorrerci una vacanza.
Quest’isola, come molte altre in Grecia, è profondamente legata al nostro paese, essendo anch’essa stata parte integrante di quello che fu il dominio veneziano in questa parte di mondo.
Come arrivare a Citera – Cerigo
La posizione dell’isola di Citera non ha mai favorito un grande afflusso turistico. A vederla sulla mappa della Grecia, lontana da tutte le altre isole, potrebbe sembrare complicato arrivarci, invece vi sono più possibilità, tutte pratiche e semplici per godersi l’isola.
In aereo da Atene, innanzitutto. In piena stagione vi sono diversi voli al giorno che in meno di un’ora vi faranno atterrare a Citera. C’è il fastidio di dover cambiare volo, ma con una buona organizzazione la sosta ad Atene potrebbe essere minore del previsto, oppure concedervi la possibilità di visitare la capitale. Tutte le compagnie aeree greche hanno un volo per Citera, quindi problemi veramente pochi.
Il traghetto da Atene non è il mezzo più comodo. I collegamenti non sono tantissimi e la navigazione dura oltre sei ore, per cui ve lo sconsigliamo. Anche la compagnia SeaJets propone un collegamento con una delle sue navi: partenza dal Pireo alle 10 del mattino, arrivo verso le 16.30.
In traghetto dall’Italia. Se viaggiate con la vostra autovettura il traghetto dall’Italia vi porterà a Patrasso, da dove potrete affrontare qualche ora di automobile fino a giungere al porto di Neapoli Voion, da dove imbarcarvi nuovamente per Citera. Sono poco più di 350 km, ma nello spostamento contate almeno qualche sosta lungo la costa del Peloponneso. Ne varrà la pena.
Una volta imbarcati a Neapoli, un’ora circa vi separerà dalla vostra destinazione finale.
In macchina da Atene: una volta arrivati in aereo ad Atene, noleggiate una macchina (meglio prenotare in anticipo) e affrontate i circa 300 km che vi separano da Neapoli Voion. Qui, lungo la strada, mettete in conto di fermarvi almeno a Sparta e Micene, due perle imperdibili del Peloponneso.
Citera Grecia – Cosa vedere
Se siete degli amanti della storia e degli scavi archeologici qui non troverete molto da vedere. Non perchè Cerigo non sia stata un’isola dove in passato vi siano stati degli insediamenti, anche di una certa importanza, ma perchè i terremoti che nei secoli l’hanno colpita hanno distrutto quanto di interessante vi si trovava.
Secondo Esiodo, qui nacque Afrodite (o Venere per i romani). Ad essere sinceri il luogo di nascita della Dea se lo giocano quest’isola e Cipro. Ma, una volta qui, non potrete fare a meno di pensare al celebre quadro del Botticelli che rappresenta la nascita della rappresentante più illustre della bellezza nella storia.
Chora, il capoluogo, è una cittadina di puro stile cicladico: casette bianche, finestre blu. Qui il Kastro veneziano è rimasto in buone condizioni e merita di essere visitato, anche solo per il panorama che si può godere dalla posizione in cui è stato eretto.
Vi sono altri castelli, sull’isola. Di nessuno vi è rimasto molto, ma gli appassionati del genere vorranno conoscere Avlemonas, nella parte ovest dell’isola (il meglio conservato), Mylopotamos di cui resta poco, e Paleochora che sorge in uno dei luoghi archeologicamente più interessanti dell’isola. Qui una leggenda narra che la notte si sentano ancora le voci delle donne vittime dei pirati negli anni in cui le coste dell’isola venivano saccheggiate e gli abitanti derubati e uccisi.
Nel Museo Archeologico e in quello Bizantino troverete parte di quanto ritrovato negli anni nel corso degli scavi effettuati sull’isola. I musei sono piccoli, ma danno l’idea di quanto la storia di quest’isola sia stata complessa e viva.
Le spiagge
Ve ne sono molte: l’isola è abbastanza grande e, se avrete voglia di cercare, potreste trovare anche qualche piccola spiaggia dove essere gli unici ospiti per tutta la durata della giornata.
Le spiagge più popolari sono quella di Paleopoli, la più lunga dell’isola, di sabbia e ciotoli, e quella di Melidoni, non grandissima ma con una bella sabbia fine e tutti i servizi necessari per trascorrerci una bella giornata.
Quella più bella in assoluto è forse la spiaggia di ciotoli di Kaladi, vicino a Paleopoli. Qui il colore che l’acqua assume è di mille sfumature che non mancheranno di emozionarvi. Non è facilissima da raggiungere (ci sono 120 gradini da fare) e non è organizzata, per cui bisogna portare cibo e acqua da casa. La spiaggia, in realtà, è divisa in tre parti diverse, l’ultima delle quali (la più piccola) porta ad una piccola grotta. La spiaggia può essere ventosa, in determinate giornate, quindi fidatevi dei consigli dei locali, su quando andarci.
Altra spiaggia piuttosto conosciuta è quella di Kapsali. La parte sabbiosa è organizzata con ombrelloni e lettini, quella in ciotoli invece è assolutamente libera. Entrambe hanno a breve distanza qualche taverna e bar a portata di una breve passeggiata.
A Ovest dell’isola c’è anche la spiaggia di Kobonada. Acqua azzurra e grandi ciotoli vi aspettano.. La spiaggia non è tra le più famose, quindi può riservare anche momenti di tranquillità anche in piena stagione.
Se siete degli intrepidi viaggiatori e amate le spiagge con poca, spesso pochissima, gente, allora Agios Nikolaos fa per voi. Situata sulla punta Nord dell’isola. Da qui, mentre vi tufferete nelle sue splendide acque, potrete spaziare con lo sguardo sull’isola di Elefonisos e sul Peloponneso.
Dove dormire sull’isola di Kythira
Pur non essendo un’isola assalita dai turisti da Aprile a Ottobre come accade da alre parti, Citera durante l’alta stagione (Luglio e Agosto) è parecchio frequentata, soprattutto da turisti greci, meno da quelli internazionali. Prenotare è quindi d’obbligo.
La parte Sud dell’isola è quella più frequentata dai turisti e anche quella dove ogni servizio è garantito. A Nord prevale ancora la Grecia di una volta, quella più vera, in realtà. Chora e Kapsali sono belli e comodi per trovare una sistemazione, ma Avlemonas è probabilmente il nostro preferito. Il villaggio è piccolo e grazioso: inoltre si trova vicono alla spiaggia di Paleopoli che è tra le più frequentate dell’isola.
Anche Livadi è tra le località scelte spesso per soggiornare a Citera. Pur non essendo sul mare è un punto dal quale muoversi con facilità verso ogni parte dell’isola.
Booking.comCome spostarsi sull’isola
Le dimensioni di Cerigo / Citara, pur non essendo enormi, ne fanno un’isola che vale la pena scoprire con un mezzo comodo. Consigliata la macchina o, in alternativa il quad. L’isola è aspra, piena di salite, tornanti, strade impegnative. Non vi consigliamo lo scooter, tantomeno se un 50cc.
Citera: l’isola ispirazione per gli intellettuali
Sebbene l’intera Grecia sia da sempre fonte di ispirazione per poeti, scrittori e artisti in generale, sembra che quest’isola abbia attirato l’attenzione di moltissimi grandi del passato.
Ne parla Victor Hugo nella poesia “cerigo”, ne parla Baudelaire nei “Fiori del Male”, ne hanno scritto Paul Verlaine, Claude Debussy e Gérard de Nerval.