Itaca è un mito: ma anche un’isola accogliente
Probabilmente è stata la prima isola greca di cui abbiamo sentito parlare, ancora bambini. Itaca: la patria del coraggioso Ulisse, colui che secondo Omero sconfisse i troiani e impegnò dieci anni della sua vita per riuscire a tornare a casa, a causa dei capricci degli Dei. Ma se chiedete chi sia stato in vacanza ad Itaca, non troverete molte persone che risponderanno positivamente. Peccato, perchè quest’isola merita moltissimo anche come semplice destinazione turistica.
E’ una meta per gente che ama la tranquillità, non sicuramente le discoteche e i beach bar sulla spiaggia. Ma per coloro che sapranno apprezzarne le bellezze e le magnifiche spiagge (di ciotoli, però), Itaca riserverà un trattamento speciale, di quelli che te ne fanno innamorare.
Isola di Itaca: come arrivare
Itaca è piccola e di conseguenza non ha un aeroporto. La meta da scegliere per arrivare qui per via aerea è Cefalonia. Atterrando qui e spostandosi in uno dei porti dell’isola vi imbarcherete su uno dei tanto collegamenti che uniscono le isole e in meno di un’ora sarete arrivati.
C’è la possibilità anche di arrivare in aereo ad Atene, qui noleggiare una macchina e spostarsi sino a Killini, piccolo porto del Peloponneso da dove imbarcarvi per Itaca.
L’alternativa in traghetto dall’Italia è il porto di Igoumenitsa. Da qui in poi, però, vi aspettano altri 160 km più un ulteriore traghetto.
Cosa vedere a Itaca
Se doveste scegliere di venire ad Itaca in cerca di reperti Omerici o di costruzioni che possano riportare ad Ulisse, restereste delusi. Vi sono dei reperti archeologici, qualcuno asserisce che appartengano al palazzo di Ulisse, ma la cosa non è mai stata provata scientificamente e,di per se, a parte l’emozione che uno potrebbe provare a calpestare queste pietre, non vi è molto ancora in piedi.
Il Museo Archeologico dell’isola, però, offre la possibilità di osservare degli interessanti reperti a cui vale la pena dedicare un po’ del nostro tempo.
Itaca è praticamente due villaggi principali: il capoluogo Vathy e Stavros: il primo è un meraviglioso villaggio di mare adagiato in una baia pressochè perfetta, il secondo in mezzo all’isola, ma ad un passo da quello che molti ritengono essere stato il palazzo di Ulisse, o Odisseo, se preferite.
Inseguendo la mitologia non si può mancare di visitare la Grotta delle Ninfe, dove Ulisse lasciò tutti i suoi averi, al ritorno ad Itaca, in custodia a delle Ninfe e la Fontana di Aretura, ovvero il luogo dove, secondo Omero, Ulisse inoltrò il guardiano di porci Eumeo.
Ma Itaca è fatta anche di piccoli villaggi a cui dedicare attenzione: il piccolo porto di pescatori di Kioni è meraviglioso, mentre la vecchia capitale dell’isola è Anogi. Vale una visita.
In tutta l’isola, inoltre, inconterete decine di chiesette ortodosse. Non vi limitate solo a guardarle da fuori. Sopratutto le più antiche, se aperte, valgono assolutamente una visita all’interno.
Ad Itaca, inoltre, potrete scoprire il piacere del trekking. L’isola è in parte disabitata e offre degli scenari naturali notevoli.
Le spiagge di Itaca
Qui di sabbia ne troverete molto poca: una striscia, forse, a Dexa. Ma la maggior parte delle spiagge sono di ciotoli, a volte più finoi alle volte più grossi (e scomodi, talvolta). Ma come spesso capita in queste occasioni i fondali pietrosi regalano un colore del mare praticamente unico. In ogni caso Itaca, pur essendo un’isola piccola, di spiagge bellissime ne ha parecchie.
Vicino a Vathy, troverete Dexa, di cui abbiamo già detto. Poco più in la Loutsa è una sottile striscia di ciotoli con la possibilità di ripararsi all’ombra dei tanti alberi presenti. Anche Sarakiniko è un luogo piacevole da raggiungere con facilità da Vathy. Nulla a che vedere con l’omonima spiaggia di Milos, ma un posto gradevole e riposante.
Nei dintorni vi sono anche Filiatro e Hulla Beach: noi preferiamo la prima. Sul lato di Itaca che guarda il continente, andando verso Nord, vi segnaliamo anche Marmagkas e la piccola Tsoutsoul.
Una delle spiagge che ci è piaciuta di più è stata Gidaki. Qui il mare assume dei colori veramente caraibici. In alta stagione qui ormeggiano parecchie barche: rovinano un po’ il panorama, ma nulla può essere perfetto.
La spiaggia di Stavros è Polis: qui il litorale è bello e tranquillo. La spiaggia va bene anche per le famiglie con bambini. Qui siamo sulla costa che guarda Cefalonia e di spiagge raggiungibili con macchine, moto o quad, non ne troveremo molte. Non vi sono strade che portino alle spiagge della zona, per cui l’alternativa è camminare (parecchio) o arrivarci via mare.
Itaca Grecia – Dove dormire
La zona in cui le proposte sono più numerose è ovviamente quella di Vathy. Qui troverete studios, appartamenti e hotel. Nella altre zone dell’isola sono molte le ville che vengono affittate ai turisti, anche di una certa levatura (anche economica, ovviamente).
Soluzioni inyteressanti anche a Frikes e a Stavros, ma meno rispetto al capoluogo.
Come spostarsi
Non è necessaria la macchina , a meno che non amiate la comodità che questo mezzo può regalare per caricare ogni cosa di cui abbiate bisogno per le vostre “esplorazioni” dell’isola. La moto o il motorino vanno benissimo per raggiungere i punti salienti di Itaca. Se volete avventurarvi alla ricerca di qualche spiaggia più lontana o affrontare qualche sterrato il quad può essere una buona soluzione intermedia. Se ne avete la possibilità fatevelo dare con un bauletto, risolverà molti dei vostroi problemi di trasporto materiale.
Itaca e l’Odissea
Da sempre storici di tutto il mondo cercano di capire se Itaca rappresenti davvero l’antico regno di Ulisse o se l’isola alla quale l’eroe fa ritorno dopo la guerra vada riconosciuta in Lefkada come afferma qualche esperto. Resta il fatto che il nome conta e che l’isola, lo noterete da quanti riferimenti omerici ci sono, è orgogliosa di far parte della storia e di rappresentarla al meglio.
Nonostante la mancanza di reperti visitabili non ci vuole molta immaginazione per immaginare l’arrivo di Ulisse su una delle spiagge o di rivivere l’incontro con Atena, o la sua feroce vendetta a palazzo. Se siete degli appassionati, prima di venire qui rileggete l’Odissea o concedetevi lo sceneggiato “Il ritorno di Ulisse” su RaiPlay. Quando arriverete ad Itaca vi sembrerà di esserci dentro.